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XII.
Aveva un tempo il cardinal Grimani
ne ’l breviale suo, fino tesoro,
un’image ove molti angeli in coro,
ceruli e biondi, da’ bei volti umani,
su li omeri o su le agili ale d’oro
o su l’èsili palme de le mani
offrian cinte de’ nimbi cristiani
l’anime de li Eletti al Signor loro.
Ignudo erano l’anime: più bella
tra l’altre una figura feminina,
ne la sua dolce nudità, salìa.
Amo io così raffigurarti, o pia
Sposa, lungo l’azzurra erta divina,
su l’ali d’una candida angelella.
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