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Donne 245

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XII.

Aveva un tempo il cardinal Grimani
ne ’l breviale suo, fino tesoro,
un’image ove molti angeli in coro,
ceruli e biondi, da’ bei volti umani,

su li omeri o su le agili ale d’oro
o su l’èsili palme de le mani
offrian cinte de’ nimbi cristiani
l’anime de li Eletti al Signor loro.

Ignudo erano l’anime: più bella
tra l’altre una figura feminina,
ne la sua dolce nudità, salìa.

Amo io così raffigurarti, o pia
Sposa, lungo l’azzurra erta divina,
su l’ali d’una candida angelella.

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