Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
LAUDI DEL CIELO E DEL MARE |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, I.djvu{{padleft:284|3|0]]
il rimbombar dei battenti
urtati su le chiuse porte;
e il canto avea fatto lega
col sepolcro, avea fatto patto
7203di felicità con la morte.
E io vidi allor sul crocicchio [Il gran demagogo]
l’edificator di bordelli,
figliuolo di non marzia lupa,
satollo di vituperio,
che s’era estrutto alto luogo
quivi a tener sue concioni;
7210vidi il gran demagogo,
nomato con nomi di gloria
Prevaricator sin dal ventre
e Sacco di saggezza
escrementizia e Frogia
mocciosa della vacca Onta,
sedare il clamore col gesto
7217per iscagliar suo verbo
contro a chiunque s’inalzi
e contro a tutti gli alti monti
e contro a tutti i colli ingenti
e contro a ogni torre eccelsa
e contro a ogni muro forte
e contro a tutti i bei disegni
7224e contro a tutti i buoni odori.
Ed errava nelle parole
come l’ubriaco di notte
- 270 - |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, I.djvu{{padleft:284|3|0]]