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LAUDI DEL CIELO E DEL MARE |
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del richio, e sempre mi chiesi:
7770“Ove debbo ancóra salire?„
Ma il meridiano delirio
nel Deserto l’oblìo
d’ogni cima più perigliosa
mi diede e d’ogni demenza
più lucida e d’ogni divieto
abbattuto. E l’alta quadriga
7777e lo sforzo dei freni
e la chiara audacia e la lunga
esperienza dei mali
e la gioia immite del rischio,
tutta l’opra d’odio e d’amore
dietro di me sparve, fu come
sabbia ventosa, fu nulla.
7784E l’anima mia dalla culla
dell’eternità parve alzata
in quell’ora, con l’innocenza
dell’elemento, nova
e pur compiuta da un’arte
più fiera che qualsìa nostr’arte.
E corsero a lei d’ogni parte
7791moltitudini di bellezze.
Ed ella taceva, profonda
del suo più profondo silenzio.
Ma parole erano dette
in lei, alla gran luce
del mezzodì, chiare parole
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