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LAUDI DEL CIELO E DEL MARE

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e d’insaziabile cuore!
Giusto è che tanto t’affretti
a cercare a lottare a volere,
lontan dalla madre
987che farti non seppe immortale.

Gloria al tuo capo, o madre!
Sii tu testimone sublime
di mia verità sotto il cielo.
O Solitaria,
o Dolorosa,
o Paziente,
994non sono io forse il tuo grido?
Il tuo inconsapevole grido
che, riconosciuto, si spande
su gli uomini e reca ai più puri
la tua speranza divina.
O madre, sia gloria al tuo capo!„
Queste la mia tristezza
1001diceva parole, nell’ombra
d’Itaca aspra di rupi.
E parve dal mare profondo
salirmi al petto una forza
silente, in cui palpitavan le amiche
Pleiadi, quando a notte
supino, col volto alle stelle,
1008giacqui presso l’Occhio di prua.


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