Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
DELLA TERRA E DEGLI EROI |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, I.djvu{{padleft:97|3|0]]
di sangue fosse un’eterna
volontà protesa a un supremo
Ordine e sol d’armonia
si nudrisse la creatrice
1869tua gioia, d’aurora in aurora.
Zeus, se più bella ti parve
dell’Uom vincolato la rupe
alta silente nell’etra,
più bella dell’Uom crocifisso
è la croce, segno del Fuoco
primiero ch’espressero gli Arii
1876dal ramo duplice attrito.
Deposto il cadavere molle
fu di sul segno infamato;
ma i cinerei servi
moltiplicarono il tristo
simulacro in tutte le vie
della Terra ove i carri
1883falcìferi della Potenza
profondato aveano le rote
sonore e le falci corusche
nel carname dei vinti.
O Zeus, o Zeus, t’invoco.
Risvégliati, afferra il domani!
La fiamma urania ti sia
1890vomere a solcare la Notte.
Travaglia travaglia la Notte,
o Re folgorante! Sovverti
- 83 - |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, I.djvu{{padleft:97|3|0]]