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TERZO - ALCIONE

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VERSILIA.

N
ON temere, o uomo dagli occhi

glauchi! Erompo dalla corteccia
fragile io ninfa boschereccia
Versilia, perché tu mi tocchi.

5Tu mondi la persica dolce
e della sua polpa ti godi.
Passò per le scaglie e pe’ nodi
l’odore che il cuore ti molce.

Mi giunse alle nari; e la mia
10lingua come tenera foglia,
bagnata di sùbita voglia,
contra i denti forti languìa.

Sapevi tu tanto sagaci
nari, o uomo, in legno sì grezzo?
15Inconsapevole eri, e del rezzo
gioivi e de’ frutti spiccaci


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