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TERZO - ALCIONE |
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I gemiti di Steno come dardi
fendeano l’etra, e tutti gli angui eretti
minacciavan l’eroe nato dall’oro.
Così la Melodía di Mille Teste
20nacque in giorno sanguigno; e la raccolse
Pallade Atena e modulò per l’uomo.
Le canne dei canneti d’Orcomèno
ella guarnì con làmine di bronzo
e sì ne fece più possente il tuono.
25Spezzate i flauti esigui, auleti imberbi,
poi che non han potenza al grande carme.
Cercatemi nel mare i nicchi intorti.
V’insegnerò davanti alle tempeste
dedurre dalle búccine profonde
30la melodia delle mie mille sorti.
IL TRITONE.
S’accoscia su la sabbia ove la schiuma
bulica; e al sole la sua squamma fuma.
Giùngogli ov’è tra il pesce e il dio l’incastro.
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