< Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
DELLE LAUDI - LIBRO |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, III.djvu{{padleft:244|3|0]]
Quella che raccoglie
su la sterile sabbia
le negre foglie
della querce sacra,
35o Ermione,
creature dei monti
macere dal sale amaro,
cui rapì dalla balza
il vento e diede al flutto amaro
40che le travaglia
e le rifiuta?
Quella che guarda il faro
lontano su la rupe nuda
ove il flutto si frange,
45o Ermione,
l’insonne occhio ardente
che già volge i suoi fochi
per il deserto specchio
infaticabilmente?
50Quella che inclina
pensosa l’orecchio
su la conca marina
e ascolta la romba
della voluta
55e odevi la tromba
del Tritone che chiama
- 234 - |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, III.djvu{{padleft:244|3|0]]
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.