Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
TERZO - ALCIONE |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, III.djvu{{padleft:277|3|0]]
la loggia.
fioriva le vestigia di San Marco
a Capodistria, quando navigammo
il patrio mare cui Trieste addenta
5co’ i forti moli per tenace amore.
Capodistria, succiso adriaco fiore!
Io vidi nella loggia d’un palagio
nidi di balestrucci appesi a travi
fosche, tra mazzi penduli di sorbe.
10Cinericcio era il tempo, umido e dolco.
Or laggiù, pel remeggio senza solco,
tu certo aduni i neribianchi stormi,
e quelli di Pirano e di Parenzo,
che si rincontreranno in alto mare
15con l’altra compagnia che vien di Chioggia.
E son deserti i nidi nella loggia,
e dei mazzi di sorbe son rimase
forse le canne appese pel lor cappio.
S’ode nell’ombra quella parlatura
20che ricorda Rialto e Cannaregio.
Una colomba tuba dal bel fregio.