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TERZO - ALCIONE |
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incontro all’Austro rapido-ardente,
Appia via, dalla Porta Capena
cui la recondita vena
geme l’assidua stilla,
155ove condurrai tu la mia
anima impaziente
che d’avidità risfavilla?
Non qui la mia mèsse è mietuta.
A mietere l’alta mia mèsse
160mille falci indefesse
travagliarono solco per solco,
dall’aurora al tramonto,
per nove aurore
e per nove tramonti,
165in terra sconosciuta.
E s’udiva in ogni meriggio
venir dagli orizzonti
infiammati la voce
e il tuono di Pan sopra a noi.
170E ululava la torma feroce:
“O Pan, aiuta, aiuta!„
E per la stoppia i buoi
candidi, aggiogati ai plaustri
contra le biche manomesse,
175mugghiavano di spavento.
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