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Note alla Canzone del Sangue

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Laudi, IV.djvu{{padleft:196|3|0]]Sante, e la santa e verace Croce del Monte Calvaro, che ne salvi e guardi in mare e in terra;

Dienai’ e l’Agniol san Michele;
Dienai’ e l’Agniol san Gabriello;
Dienai’ e l’Agniol san Raffaello:

Dienai’ e san Giovanni Batista e ’l Vangelista;

Dienai’ e san Piero e san Paolo;
Dienai’ e l’Appostol san Jacomo;

con quel che segue.

LA CANZONE DEL SANGUE.

🙦 Il Cintraco era in Genova repubblicana un banditore del popolo; e su l’anima del popolo giurava in parlamento. Soffiando il vento, ammoniva i cittadini perché guardassero il fuoco.


🙦 Il Catino ottagonale, creduto di smeraldo — che Guglielmo Embriaco recò a Genova dal conquisto di Cesarea (1101) — è, secondo la tradizione, quel medesimo in cui Giuseppe d’Arimatea raccolse il divin sangue, quel medesimo che sotto il nome ineffabile di Graal fu venerato dalla santa milizia dei Templari. Pareva nei secoli perduto, quando l’espugnatore genovese lo rinvenne tra le prede nella città siriaca.


🙦 Guglielmo, soprannominato Caputmallii, aveva il comando della spedizione navale partita dal porto di Genova nell’agosto del 1100. Era egli non soltanto marinaio durissimo ma costruttore eccellente di torri ossidionali e di macchine belliche. Narra Caffaro negli Annali come nell’aprile del 1101, la vigilia della Domenica delle Palme, tornassero i Genovesi a Caifa


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