< Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

notturno 159

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Notturno.djvu{{padleft:171|3|0]]



Perché voglio guarire?

Non è ingiusta questa volontà di guarire? Davanti a chi mi può valere questo lungo tormento? davanti a chi mi può essere meritoria questa dura pazienza, per riacquistare quel che ho donato?

Se la mia carne consente, il mio spirito repugna. Il corpo è impigliato nell’inganno, l’anima è fortificata nella verità.

Non era se non un avvertimento e un risentimento dell’anima quella esitazione ch’io ebbi, la sera del ritorno, prima di obbedire alla sentenza del medico, prima di coricarmi e di lasciarmi inchiodare in questo buio travagliato dalla fiamma inferma.

Ero rimasto in piedi e avevo lim-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.