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notturno | 219 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Notturno.djvu{{padleft:231|3|0]]massa o forzati a rimaner tre giorni nelia morta gora della trincea con quelle loro stesse scarpe ai piedi. Tre giorni — diceva egli — bastano a finire un uomo anche ladro.
E, d’improvviso, interrompendo l’orrore e l’abominio, mi raccontò che nel settembre scorso, conversando con Giuseppe Miraglia, gli avvenne di citare una invocazione orientale all’allodola: «O allodola, ai tuoi trilli non basta il giorno intero!»
Allora il buon pilota gli confidò non senza timidezza che una mattina, essendo partito per Pola prima della levata del sole ed essendo giunto nel mezzo mare, vide il disco rovente sorgere nella nebbietta lontana e tutte le acque giubilare «a quel primo colpo di tìmpano». Egli lasciò le leve e incrociò le braccia. E, mentre l’Albatro abbandonato a sé stesso ondeggiava nell’aria tranquilla, si mise a cantare inventando le parole