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276 notturno

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«Uno, due, zero!»

Si riduce la velocità a sei sole miglia.

I fumaioli gettano troppo fumo, troppe faville. Piero Orsini si arrovella.

I comandi sono tuttavia dati col megafono. Ogni parola gridata sembra addensare il pericolo nell’aria avventurosa.

La manovra è eseguita con una specie di esattezza ritmica. Tutte le navi, a una a una, conservando la distanza, passano a tribordo della nostra, nere sopra la scìa che biancheggia e a quando a quando arde di fosforescenza improvvisa.

«Raggiunta la rotta di sbarramento per levante, spegnere il fanaletto di poppa!» grida il megafono.

Si vede la costa rischiarata dai proiettori del nemico. Si naviga in acque basse, riducendo ancor più la velocità.´

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