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notturno 303

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|D'Annunzio - Notturno.djvu{{padleft:315|3|0]]lo sguardo. Mi beve. Beve da me una pietà che gli torna dall’altare della chiesa dove fu battezzato e cresimato.

Mia madre per la mia bocca gli parla come gli parlava sua madre.

E il più lieve dei suoi sorrisi infantili appare all’estremità del suo strazio.

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