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Questo Alberghini è un sagacissimo cacciatore di strumenti, per monti e per valli. Quando ha notizia di un violino o di una viola che si nasconda in qualche parte, come altri d’un cignale o d’una lepre, si parte e non lascia di cercare se non abbia trovato.

Questo suo violoncello è di Andrea Guarneri. Egli ebbe la ventura di trovarlo in Egitto, al Cairo. Sorrido pensando che ho sotto la mano un purosangue come El-Nar e che somiglia al mio sauro anche nel mantello.

La vernice è intatta e ricca, d’un bel colore rossobruno che lascia trasparire l’oro del fondo. Più trasparisce nel dosso l’oro, a strisce, a chiazze, e qua e là su le fasce che sentono dell’ambra. Di dietro, il manico è pallido, levigato dalla mano che scorre. Ma nel mezzo del dosso è il portento di grazia: una paradisea ha specchiato là il tesoro breve della

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