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È la Pasqua di Resurrezione. È il Resurressi.
Un compagno di guerra m’ha mandato in dono una stampa del disegno sublime che Michelangelo fece per la Resurrezione con una penna strappata all’aquila di Giovanni il Prediletto. Resurgit et insurgit.
[23 aprile 1916]Il Cristo titanico, avendo sforzato il pesante coperchio del sepolcro, tiene tuttora un piede nel sasso cavo.
Ma con il capo levato, con levate le braccia, con l’impeto e con la rapina di tutta la sua passione, si scaglia verso il cielo.
Non era dunque abbastanza folle il mio cuore? Non era abbastanza precipitoso il mio battito?
Ci voleva questa imagine appassionata della potenza perché io sen-
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