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notturno 73

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Lungo la fondamenta di Sant’Anna, vedo sul muro di una casa illuminata dalla luna l’ombra del soldato che veglia sopra un’altana in arme.


[23 decembre]È il mattino stabilito pel gran volo: un mattino glorioso. Non una bava di vento. La laguna è senza una ruga. Il cielo è immacolato.

S’egli fosse vivo! A quest’ora ci prepareremmo, ci vestiremmo delle nostre pellicce, proveremmo le nostre armi, metteremmo i nostri camauri lanuti, i nostri calzari di pelle. Saremmo allegri, agili, fidenti. Giorgio sarebbe là a preparar tutto nei nostri sedili. Il sacco dei messaggi sarebbe già riposto sotto il cofano del motore, come quello di Trieste...

Entro nella camera mortuaria.

Angelo Belloni è là. Testa triangolare, fronte ampia, occhi grandi, intensi come quelli dei falchi, senza battito.

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