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DÉFAUTS DES BOIS. Viziature ovvero vizi del legno.

-Gélivure entrelardée. Diacciuolo intralciato.

-Malandres. Malandre. Il quale vocabolo non è ispiegato ne' vocabolari italiani siccome difetto di legname , ma specie di fenditura in legname imporrito , ed anche malattia al ginocchio del cavallo.

DEMI-CITADELLE s. f. Mezzacittadella. Così chiamavansi verso il 1777 ed anche innanzi i fucili da ramparo , il cui calibro era di 8 linee e 9 punti.

DEMI-VARLOPE s. f. Sbozzino, mezza pialla. Strumento da falegname con ferro inclinato per fare tagli più ingordi. Alcuni lo chiamano eziandio raschiatoio.

DÉSÉQUIPEZ-VOUS. Disarmatevi. Comando in artiglieria. E forse sarebbe a preferirsi scorredatevi , perocchè la voce scorredare è usata dal Pitti nelle istorie fiorentine.

DÉVASTATION s. f. Guasto, devastazione, gnastamento. V.Ravage.

DEVISE s. f. Motto. Vocabolo araldico.

DIABLE s. m. Cane, tiraqnarti, stringitoio.

DIRIGER v. a. V.Pointer.

DOLOIRE s. f. Mannaia, ed in Toscana falcetta. .

DOS DE LA LAME. Costa: fra' nostri artefici cozza. V.Sabre.

DOSSE s. f. Piallaccio . sciavero , sfasciatatura. Da un tronco ricavasi un cuore, due panconi, e due 'sciaveri verso l' alburno.

DOUCINE s. f. Ovaletto, guscio, intavolato, onda, sima. Ma la doucine è invero la gola dritta, cioè una modanatura concava in alto , e convessa giù.

DRAPEAU s. m. Drappello , guidone. ÉBRANLER v. a. Smuovere, scuotere, intronare. Il Castriotto usa smutinare, o smorchiare.

ÉCLAT DE PROJECTILE. Scheggia di proietto.

ÉCLISSE s. f. Stecca , zeppa , cunietto.

ÉCLUSE s. f. Chiusa, argine, diga, tura, sostegno, sassaia, palafitta, prisma, pennello, traversa, traversone. E nell'opera di Francesco di Giorgio leggesi anche serrata , staccata, rostatoia.

ÉCOUVILLON s. m. Spazzola . lanata, lanatore, scovolo, scovolatore, scopatore, nettatore : tra noi scopetta; perocchè non è oggi mai composta di lana per denominarsi lanata, siccome quelle di marineria : forse sarebbe a preferirsi la voce spazzola non essendo fatta di scopa, ma di crini , ovvero spazzatoio col Lupicini.

ÉCROU s. f. Chiocciola , dado : gli artefici napolitani scrofola, e quelli toscani galetto.
Pezzo di metallo o di legno forato ed a spire per invitarvi il maschio. La chiocciola vuolsi ferma, e movibile il dado; ma noi diciam sempre chiocciola. In Toscana chiamano scoglio la chiocciola della vite di mira.

ÉGRUGEOIR s. m . Macinello, molitore, macinella, macinatoio, ed in Toscana mortaretto.

ÉLINGUE, ÉLINGUET s. m. Sbirro, ed in Toscana braghetta.

EMBARCER v. n. Imbarcare. Dicesi del legname quando per poco stagionamento, prende figura di superficie storta.

EMBOUCHOIR s. m. Bocchino , e fra noi boccaglio i Toscani usano bocchettone.

EMPENNELLE s. f. Ancora da pennello, e dicesi anche appennellare (Mouiller l’empennelle).

ENCRASSEMENT s. m. Lordura. V.Crasse.

ENFONCEMENT DU BOULET. Immersione della palla.

ENGINS s. m. Ingegni.

-Cabestans. Argani, o burbere orizzontali. Francesco Martini di Giorgio lo dice verricello , verrocchio ovvero asse nella ruota.

-Vindax. Argani verticali; comechè potrebbe lasciarsi affatto questo epiteto , o apporlo a burbere solamente.

ENGRAIS s. m. Calloria, caluria. Ristoro al terreno sfruttato.

ENLEVER v. a. Rapire, rubare, furare, rappresare.

ENRAYER v. a. Razzare, ritenere, inrazzare.

ENTONNOIR s. m. Imbusto. I Toscani il chiamano boccolo.

ENTAMER v. a. Disordinare , scalfire. Cominciare a mettere in rotta il nemico. Il Montecuccoli adopra bellamente la voce commettere.

ÉPAULE s. f. Spalla. Massa aggiunta al fianco di un bastione per difendere e spalleggiare i fianchi ritirati: se era di forma curvilinea dicevasi orecchione , musone. L‘altra parte del fianco toglieva poi il nome di piazza.

ÉPAULEMENT s. m. Spalla, parapetto : spalleggiamento è vocabolo più moderno. Ma a dirla severamente il parapetto è quello, di sopra al quale tiransi le archibugiate, che non si tirano da su lo spalleggiamento. Ed un’ altra distinzione potrebbe farsi, cioè essere lo spalleggiamento il principio e la fine del parapetto ai mezzi merloni.

ÉPAULES DE MOUTON. Squalcine.

ÉPIS s. m. Fascinata. Questo nome generale dassi a tutte quante le opere di fascine fatte sopra una riviera per modificarne la regola di una maniera qualunque.
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