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elegìe romane | 101 |
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O, testimone eterno, contempla il fiume che passa?
Tacito passa il fiume, tacito come il Lete.
Regna il silenzio. È questa la pia solitudine amica,
l’alta che noi cercammo riva letèa d’oblìo?
Suon di campane i vènti le recano, unica voce.
Questa da te le giunge unica voce, o Roma.
— Ave. La pace è in alto. Nel cuore de l’umile scende.
Anima triste, prega. Dà la preghiera oblìo. —
Alzan di lungi fiamma, come ardui cèrei, le torri.
— Ave — risponde il vinto umiliato cuore.
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