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Quando (al pensier, le vene mi tremano pur di dolcezza)
2io mi partii, com’ebro, da la sua casa amata,
su per le vie che ancora fervean de l’estreme diurne
4opere, de’ sonanti carri, de’ rauchi gridi,
tutta sentii dal cuore segreto l’anima alzarsi
6cupidamente, e in alto, sopra le anguste mura,
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