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28 elegìe romane

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Muta la segue in alto la donna pensosa, con occhi
  10puri, che guardan oltre: — oltre la vita, in vano!

Quale desío la tiene? Qual nuovo pensiero, qual sogno
  12su dal pallor notturno de la sua fronte sale?

Tenue Luna, o amante dolcissima d’Endimione;
  14cielo di perla effuso, pallido men di lei;

cielo che spandi al piano una neve impalpabile (come
  16placidamente cade sopra le arboree cime!);

tu, mar Tirreno, o letto remoto del Giorno (per l’aria
  18fanno gli odor terrestri altro invisibil mare);

Espero, e tu, o lungi ridente pupilla: e voi, larghi
  20paschi ove grandeggiando sazio s’attarda il bue;

torme d’olivi, e voi con braccia protese a la sera,
  22bianche nel bianco lume, religïose; e voi

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