< Pagina:Dalla Terra alla Luna.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

dalla terra alla luna 45

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Dalla Terra alla Luna.djvu{{padleft:45|3|0]]

CIO’ CHE NON È PIU’ POSSIBILE D’IGNORARE E CIO’ CHE NON È PIU’ PERMESSO DI CREDERE NEGLI STATI UNITI.


La proposta di Barbicane aveva avuto per esito immediato di rimettere all’ordine del giorno tutti i fatti astronomici relativi all’astro delle notti. Ognuno si pose a studiarlo assiduamente. Sembrava che la Luna apparisse per la prima volta sull’orizzonte e che nessuno l’avesse peranco veduta nel cielo. Diventò di moda, senza per questo parere meno modesta, e pigliò posto tra le «stelle» senza dar a vedere maggior orgoglio. I giornali ravvivarono i vecchi aneddoti dei quali questo «Sole dei lupi» rappresentava una parte; essi ricordarono le influenze attribuitegli dall’ignoranza della prima età; essi la cantarono su tutti i toni, poco mancava che non citassero i suoi motti spiritosi; l’America intera fu invasa da Selenomania.

Da parte loro le riviste scientifiche trattarono più specialmente le quistioni che si riferivano all’impresa del Gun-Club. La lettera dell’Osserva-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.