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366 | una medaglia. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - La vita militare.djvu{{padleft:374|3|0]]quello che ha messo la mano sulla spalla al suo compagno che gli è accanto.
— Chè!
— È proprio lui.
— Mamma!
— Ne sono sicura, ti dico.
— Davvero? non t’inganni? ne sei proprio sicura? — gridò il soldato afferrando per le mani sua madre.
— Sicura come della luce del giorno. —
Il soldato fissò gli occhi sul capitano e stette immobile a contemplarlo.
Intanto la madre, che più che al capitano aveva il cuore e la testa a suo figlio, gli si strinse ai panni, e pigliandogli la medaglia fra l’indice e il pollice della destra, vi avvicinò il viso, la guardò attentamente di sotto e di sopra, e disse sorridendo al soldato, che stava tuttavia immobile a guardare il capitano.
— Scommetto che, a questo mondo, dopo tua madre.... la cosa che hai più cara.... è questa. — E sollevò la medaglia per tutta la lunghezza del nastro.
— No, — rispose il figliuolo senza voltarsi.
— No! E qual’è dunque la cosa che hai più cara al mondo dopo tua madre? — domandò la donna con un sorriso affettuoso.
Il soldato levò il braccio e stese l’indice verso il capitano e rispose:
— Quell’uomo là. —