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PARTENZA E RITORNO.

RICORDI DEL 1866.


Alberto, amico mio, copio qualche pagina dal libro dei tuoi ricordi; non te n’avere a male; se queste pagine non ti faranno onore come letterato, non ti faranno torto sicuramente come soldato e figliuolo. Acconsenti e contentati della mia discrezione, chè se volessi veramente abusare della nostra intimità, potrei pubblicare di te ben altri segreti.

IN CASA.

I.

Perdute le illusioni e le gioie della giovinezza, quando non mi resterà che il conforto di ricordarle, più che ad ogni altro giorno della mia vita ripenserò spesso e lungamente e con sempre viva tenerezza agli ultimi d’aprile e ai primi di maggio del mille ottocento sessantasei.

Io non aveva mai veduto Torino così allegra, così bella. L’imminenza della guerra nazionale da tanti anni aspettata e invocata, aveva risvegliato improvvisamente

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