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— Venticinque milioni, — rispose l’Ambasciatore.

Fecero un atto di meraviglia.

— E il Marocco, — domandò l’altro — quanti milioni ha?

— Quattro, — rispose l’Ambasciatore per tastare il terreno.

— Quattro soltanto! — esclamarono ingenuamente, guardandosi.

Quei due bravi generali non sapevano del Marocco più che dell’Italia, e forse neanche più della loro provincia che del Marocco. Ma prima d’andarsene, ne dissero un’altra assai più comica.

Il signor Morteo mostrò loro una fotografia della sua signora, dicendo: — Vi presento mia moglie.

La guardarono e la riguardarono con compiacenza e poi domandarono tutti e due ad una voce: — E le altre?

O non sapevano, o piuttosto non si rammentavano in quel momento che i Cristiani, — infelici, — non possono averne che una.

Quella notte non ci fu verso di dormire. Chiocciavano le galline, latravano i cani, belavano i montoni, nitrivano i cavalli, cantavano le sentinelle, tintinnavano le campanelle dei venditori d’acqua, disputavano i soldati sulla ri-

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