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fez 271

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Marocco.djvu{{padleft:281|3|0]] scelli, sulla riva destra del Fiume delle perle.» La tradizione spiega in vario modo l’origine di quel nome. Scavando per le fondamenta si sarebbe trovata nella terra una grande scure (che si chiama in arabo Fez) del peso di sessanta libbre, e questa avrebbe dato il nome alla città. Lo stesso Edris, dice un’altra leggenda, lavorava alle fondamenta in mezzo ai suoi operai, i quali, in segno di gratitudine, gli offrirono una scure d’oro e d’argento, ed egli volle perpetuare nel nome della nuova città la memoria di quell’omaggio. Secondo un altro racconto, il segretario d’Edris avrebbe domandato un giorno al suo Signore qual nome egli intendesse di porre alla città. — Il nome, rispose il principe, della prima persona che incontreremo. — Passò un uomo, lo interrogarono, rispose che si chiamava Farès; ma essendo balbuziente, pronunziò invece di Farès, Fez, e il principe ritenne questo nome. Altri dice che si chiamava Zef una grande città posta sul Fiume delle perle, la quale esistette mille e ottocento anni e fu distrutta prima che l’Islam risplendesse sulla terra; ed Edris impose alla sua metropoli il nome rovesciato della città distrutta. Comunque sia, la città nuova s’accrebbe rapidamente, e già sul principio del decimo secolo rivaleggiava di splendore con Bagdad; racchiudeva fra le sue mura la moschea El-Caruin

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