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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Marocco.djvu{{padleft:340|3|0]] per esempio, che nel caso d’una guerra santa, quando sia proclamata la legge Djehad, che chiama tutti gli uomini validi alle armi, l’Imperatore può raccogliere duecentomila soldati; ma se non si conosce nemmeno presso a poco il numero della popolazione dell’Impero, su che fondamento s’appoggia quella cifra? E l’esercito permanente, chi sa quanto sia? E a chi riesce di saper qualcosa, non solo del numero, ma dell’ordinamento, se, fuor dei capi, nessuno sa nulla, e questi o non vogliono rispondere, o non dicono il vero, o non sanno farsi capire?

Sid-Abd-Allà, cortesissimo ospite, volle aver scritti sul suo portafoglio i nostri nomi e ci accomiatò stringendosi sul cuore le mani di tutti.

Eravamo già sulla porta, quando ci raggiunse il gigante turchino. Ci fermammo, egli ci guardò sorridendo furbescamente e poi disse sottovoce in pretto italiano, salvo la pronunzia moresca:

— Signori, stiano bene!

Ci balenarono alla mente le corbellerie dette a tavola e restammo fulminati.

— Ah cane! — gridò l’Ussi.

Ma il cane era già sparito.

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