< Pagina:De Amicis - Marocco.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
344 | fez |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Marocco.djvu{{padleft:354|3|0]] Bisognò dunque aspettare che fosse aperta la porta. E appena entrammo, ci toccò un complimento fiorito. Una vecchia ci mostrò il pugno a un per uno borbottando alcune parole. Domandai all’uffiziale che cosa significavano. — Nulla, nulla, — rispose; — è una sciocca. Insistetti, assicurandolo che, qualunque cosa avesse detto, non me ne avrei avuto per male. — Ebbene, — disse allora l’ufficiale sorridendo; — è un modo di dire del paese: gli ebrei all’uncino, i cristiani.... allo spiedo.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.