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NEL GOLFO DI LEONE


Quando mi svegliai era giorno fatto, e il piroscafo rullava già nel golfo di Leone. Subito udii i gargarismi del tenore nella cabina di faccia, e in quella accanto alla mia una voce secca di donna che diceva: — La tua spazzola? Che so io della tua spazzolai Cercala! — ; una voce che rivelava non solo una stizza momentanea, ma un temperamento acre e duro, e che mi destò un senso di viva commiserazione per il proprietario dell’oggetto smarrito. Più in là un’altra voce femminile cantava la ninna nanna a un bambino, con una cantilena strana, e una modulazione che non mi parve potesse essere d’una creatura della nostra razza: mi venne in mente che fosse la negra incontrata la sera.

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