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l'oceano giallo 151

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Sull'Oceano, 1889.djvu{{padleft:155|3|0]] matica sola per tutte. E nel giudicare le cose del mondo, una certa ingenuità di collegiale adulto, che va in società una volta al mese; cognizioni e opinioni fuor dell’uso, poste a una gran distanza le une dalle altre, e d’una faccia sola, appunto come le città a cui egli approdava, di cui non vedeva che il panorama marino. L’ultimo suo aneddoto fu una lite attaccata nel 1868 con un sensale di grano di Odessa, e risolta, secondo il solito, con una generosa elargizione di briscole, — delle sue. — E ghe n’ho dæte! — E glie n’ho date! disse. Poi finì, parlando soltanto ai suoi vicini, con un elogio serio e ragionato di sua moglie, una donna economica, casalinga, piena di buon senso, che egli avrebbe voluto aver incontrata e sposata dieci anni prima.

Alzatosi da tavola, si fermò all’uscita del salone, come soleva fare quand’era contento di sé, per veder sfilare i passeggieri, a cui faceva un leggiero cenno di saluto, con un aspetto di gravità benigna. Stando vicino a lui, colsi a volo uno sguardo severo che lanciò alla signora bionda, il cui contegno pareva che cominciasse a urtare i suoi principii rigorosi di moralità marittima, e forse più in quel momento, ch’era ancora caldo dell’apologia di sua moglie.

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