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gli originali di prua | 173 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Sull'Oceano, 1889.djvu{{padleft:177|3|0]] strino che la faccia terribile d’un sultano offeso. Per due o tre giorni le aveva ronzato intorno il toscanello di prima classe, s’era già fin anche messo in relazione col padre; e tutte quelle canaglie avevan già dato il mercato concluso e l’affare fatto; ma poi aveva smesso tutt’à un tratto, senza che si sapesse perchè. Il solo rimasto devoto, innamorato più che mai, preso fino al midollo delle ossa, poveretto, era quel tale giovane mingherlino, con una borsa di cuoio alla cintura, che pareva preso alla pania; — un modenese, scrivano di professione, — solo, — del quale s’era incapriccita pubblicamente una brutta loschetta di terza, coi capelli rossi e il viso cruscoso, ch’egli non curava. La sua passione, cresciuta fino all’istupidimento, era diventata lo spasso di tutti: gli tiravano dei sospironi a raglio dietro le spalle, gli cantavano
sei troppo piccolo
per fare all’amor.
Ma egli era tanto innamorato che non badava a nulla, e se ne stava fermo al suo posto per dell’ore, con un gomito sul ginocchio e il mento nella mano, a guardarla, come in estasi; felice quando quegli occhi azzurri e limpidi, girando