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IL PASSAGGIO DELL’EQUATORE


Il giorno dopo, fin dalla mattina presto, non si parlava d’altro a prua che della novità del bambino e del passaggio dell’equatore: dell’aquatore, dell’iquatore, del quatore, di lu quatuore, poiché storpiavano la parola in cento modi.

Della nascita parlavano principalmente le donne, smaniose di sapere se e come il bambino sarebbe stato battezzato, e chi sarebbe stato il padrino e chi la madrina, che dovevan essere due signori, secondo l’uso. L’avrebbe battezzato il prete lungo di prima, o uno dei due di seconda, o il frate? E dove, non essendoci nè cappella nè altare? E i regali? Tutte cose che, in quella vita ristretta di bordo, pigliavano im-

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