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l'oceano azzurro | 265 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Sull'Oceano, 1889.djvu{{padleft:269|3|0]]facete intorno al mistero della sua inseparabile borsa. C’eran poi molte altre che, anche nell’amore, davano buon esempio: ragazze morigerate, o almeno timide, che amoreggiavano decentemente con dei giovani per bene, i quali s’atteggiavano ad amici del cuore o ad amanti di seri propositi, e stavano tutto il giorno imbastiti alle loro gonnelle, in atteggiamento languido, ma rispettoso, sotto gli occhi dei parenti. Ma, in generale, la galanteria aveva dei portamenti e parlava un linguaggio che doveva accelerare e raffinare in modo speciale l’educazione dei fanciulli, e delle molte ragazzine tra i dieci e i quattordici anni, ch’erano a bordo, e che in quel serra serra vedevano e sentivano tutto. I più bassi istinti, domati nella vita ordinaria dalle fatiche, o dormenti nella quiete solitaria dei campi, s’erano risvegliati a poco a poco, come bisce, nel petto di tutta quella gente affollata e scioperata, ai calori tropicali, e quando l’oscurità della sera imbaldanziva i circospetti e toglieva ogni freno agli impronti, se ne intravvedevano e se ne sentivano di quelle da far arrossire dei corazzieri a cavallo. Per la forma, s’intende, essendo pornografia a grossi bocconi; chè, quanto alla sostanza, era la stessa che in molti salotti come si deve si distribuisce e si