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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Sull'Oceano, 1889.djvu{{padleft:51|3|0]]la premesse da ogni parte. In che modo si trovava là quel miracolo gentile? E la sua fama doveva già esser grande a bordo, perchè a un dato momento vedemmo affacciarsi a un finestrino, e guardarla con l’aria di un ammiratore abituale, nientemeno che il cuoco della terza classe, con tanto di berretta bianca, un faccione rosso e brusco, d’una straordinaria alterigia, sul quale appariva la coscienza di esser per gli emigranti il più importante personaggio del piroscafo, riverito, temuto, corteggiato come un imperatore. — E anche costei, — disse scotendo il capo il Commissario, — senza volerlo, mi darà da pensare. — E prevedeva un viaggio scellerato.
Ma se qualche cosa poteva far sorridere, lo spettacolo, tutt’insieme, stringeva l’anima. Certo, in quel gran numero, ci saranno stati molti che avrebbero potuto campare onestamente in patria, e che non emigravano se non per uscire da una mediocrità, di cui avevano torto di non contentarsi; ed anche molti altri che, lasciati a casa dei debiti dolosi e la reputazione perduta, non andavano in America per lavorare, ma per veder se vi fosse miglior aria che in Italia per l’ozio e la furfanteria. Ma la mag-