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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Sull'Oceano, 1889.djvu{{padleft:58|3|0]] di brillante comico, vestito bene, bianco di capelli e nero di baffi, con un viso serio che faceva ridere, degli occhi di scolaretto, un cervello pieno di bubbole, un buon umore inalterato e una parlantina facilissima; un poco toscaneggiante, ma senz’affettazione; tormentato da una curiosità di comare, non occupato d’altro che della gente che aveva intorno, e accorto e perseverante come un vecchio poliziotto a indagare e a scoprire i fatti di tutti, e abilissimo a cavarne materia di spasso per sè e per gli altri, senza destar mai la diffidenza di alcuno. Egli conosceva vita e miracoli di parecchi passeggieri, coi quali aveva già fatto una o due volte la traversata dell’oceano; e dopo dieci minuti di conversazione cominciò a domandarmi familiarmente, accennando l’uno o l’altro: — Sa chi è quello lì? Sa chi è quella signora? — Ma io non potei dargli retta subito, perchè un altro personaggio attirò la mia attenzione: il tipo di una razza di gente curiosa, che ancora non conoscevo.

Era il mugnaio, che tartassava l’Italia, dondolandosi in mezzo a un crocchio di passeggieri, orgoglioso della sua pancia di nuovo acquisto, come d’un’insegna di signoria. Era

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