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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Amicis - Sull'Oceano, 1889.djvu{{padleft:98|3|0]] tato il bambino in mare: a quest’idea essa si disperava. Poi domandò forte, voltandosi da un’altra parte: — E voi, come va? — Allora vidi spuntare di dentro a una cuccetta bassa la testa d’un vecchio macilento; il quale, malgrado che il medico vi si opponesse, volle cacciar fuori le gambe, e mettersi a sedere sull’orlo della sua buca. Era vestito. Rispose con un filo di voce: — Non c’è tanto male. — Il medico lo esaminò, e crollò il capo. Aveva una polmonite grave, s’era dovuto coricare il dì dopo della partenza. Era un contadino pinerolese, solo, che andava all’Argentina a raggiungere un suo figliuolo. Io gli domandai in che parte dell’Argentina si trovasse. Non lo sapeva. Il suo figliuolo minore era andato all’Argentina tre anni prima, lasciandolo a casa con l’altro, che gli era morto. Allora quello gli aveva fatto scrivere che andasse con lui, mandandogli un buono per il viaggio, ma senza dargli l’indirizzo preciso perchè lavorava alle strade e mutava sede. Gli aveva però indicato il modo di ritrovarlo. E dicendo questo il povero vecchio ficcò la mano scarna in una tasca del petto, e ne cavò una manata di carte logore o unte, che incominciò a far scorrere con le dita tremanti. In quel punto un movi-

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