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— Insomma, o sono imbecillito io, o sei tu che hai l'aria d'uno scemo.

Come un velo d'ombra passò sul viso del maestro Albani. Il pittore alzò gli occhi al lucernario: era una nube che aveva oscurato il sole?... La giornata era sempre tersissima.

— Che cos'hai? Ti senti male?

L'Albani si era passata una mano tremante sulla fronte.

— Non è niente, è che hai ragione.... Io sono stato un anno pazzo....

Il pittore stava per dire: «Un anno soltanto? vuoi dire un po' sempre....» ma era tanta la tristezza dipinta in volto all'Albani, che chiese invece premurosamente:

— Tu?
— Io stesso.
— E come?... perchè?... Mentre io sono stato fuori?... Nessuno me ne

ha detto niente.... E come?... perchè?...

— Perchè?... Per aver voluto innalzarmi da terra, per aver voluto

stringere delle nubi, per essermi dimenticato che ero la più miserabile delle creature: un uomo!...

Dimenticando il suo pastello, Anastasio Natali esclamò:

— Allora, sentiamo.
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