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— Oh! dalla paura?... — interruppe l'avvocato.
— No, — rispose Baldassare Gargano.
— E allora?
— Voi volete sapere perchè il conte di Bauern era impazzito?... Perchè

l'asserzione del Vialli nella sala dei biliardi era vera; perchè Augusto Secchi era stato proprio l'amante della contessa....

— Che!... — esclamarono tutti.
— Pare incredibile, non è vero? Eppure era stato così!... Rientrando

in casa, quella sera, con le terribili parole ancora risuonanti all'orecchio, che cosa aveva provato il conte di Bauern? Quale sospetto rodente gli era entrato nel cervello? Per quali gradi insensibili o per quale rapido passaggio, l'indignazione prodotta dall'infame calunnia aveva dato luogo al dubbio tormentatore? Quali prove, quali indizii, quali ricordi sorsero nella sua mente e presero corpo? Nessuno potrebbe ridirlo. Non si possono accertare che i fatti; ed il fatto accertato è questo: che, dopo la morte della moglie, il conte passò, quella sera per la prima volta, nella stanza un tempo occupata dalla defunta, e lasciata religiosamente nello stato in cui si trovava quando era abitata. Nessuno seguì il conte in quella stanza; ma, al nostro arrivo,

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