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raminga. Quando io mi son deciso a parlare, nel tempo che pronunzio le
prime parole, il mio pensiero è già mille miglia lontano da quel punto di partenza.
Io mi ripiego su me stesso, io vivo di me e per me: l'anima mia è un mondo, e la vita cesserà prima che io ne abbia compiuta l'esplorazione.
Leggo talvolta, e le voci dei grandi spiriti poetici, dei pensatori profondi, risvegliano mille echi nelle più recondite pieghe della mia mente.
Sera.
M'inganno ancora. La parola scritta risponde più imperfettamente all'espressione del pensiero. Parlando, si è più ingenui, più fedeli, più veri; la scrittura è un'arte — voglio dire un artifizio. Il periodo non esce bello e foggiato dal cervello; esso è invece il frutto di mille tentativi, di mille ricerche, di mille pentimenti; la sua coesione è tutta opera dello studio, il pensiero è per sè stesso ondeggiante, incoerente, indefinito....
17 ottobre.
Perchè prendo queste note su di me stesso? Se la parola traduce male il pensiero, come pretendere di adattarla all'espressione del