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baciava il suo ritratto, rievocava la sua memoria!... Egli non le

aveva dato ascolto quando gli aveva parlato della loro creatura! Egli avea pianto — per lei, per la morta! — quando avrebbe dovuto sorridere alla nuova vita che si agitava nelle sue viscere!... Tutto era stato inutile! Tutti i suoi sforzi erano stati invano sprecati! L'amor suo non era bastato! Quando egli le aveva detto di amarla, non aveva detto a lei; aveva detto all'altra, alla morta!... Che forza aveva dunque costei, se dal fondo di un sepolcro lo attirava ancora, lo possedeva più interamente, più saldamente che non l'avesse posseduto viva?...

Il suo spirito si confondeva: ella non sapeva darsi una spiegazione altrimenti che balbettando delle parole: l'amore!... la passione!.... con quella meraviglia che si prova dinanzi alle cose più strane. Che cosa sapeva ella dell'amore, delle passioni? Che cosa sapea della vita? Quel poco che egli le aveva rivelato. V'era stato qualcuno che avesse mai pensato a lei, che si fosse interessato a lei?... Riandando col pensiero la sua vita passata, ella si rivedeva fanciulla, nella solitudine che l'aveva circondata fin dalla nascita, a curare i suoi vecchi zii malaticci, a coltivare i suoi fiori, ad educare il suo spirito alla disciplina di studii

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