Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
292 | documenti umani |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Documenti Umani.djvu{{padleft:315|3|0]]del giorno, il germogliare e l’appassire del verde, le cangianti voci del vento e del mare, le sinfonie delle colorazioni, l’accendersi e lo sfolgorare degli sguardi astrali che lo spirito mio ansioso segue.
“Interrogate, o voi cui morde l’enimma, questa infinita natura, sempre varia ed identica sempre: forse intorno a voi purissime essenze aleggiano irrequiete, dolenti della vostra trascuranza; forse in ogni atomo vibra una vita che vuol esser compresa.
“Interrogate, interrogate la storia, chiedete ad ogni religione la sua filosofia, aspirate ad un olimpo, ad un nirvana, ad un paradiso. Mille risposte si son date all’enimma, e chi sarà tanto ardito da dire: Io solo sono nel vero?
“Qualcuno esiste.
“Qualunque sia il nome dato alla sovrana potenza, essa permane, eternamente immutabile. Microscopici insetti annaspanti sopra un grano di miglio, noi siamo nella sua piena balìa. Un soffio ci disperde, un turbine travolge col nostro miriadi di mondi, di su, di giù, per gli spazii infiniti.... La notte è formidabile; nell’oscurità formicolante di astri uno sguardo pertinace, inflessibile, sembra pesar su di noi.