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Ella si lasciava cullare dalla musica di quelle parole, rovesciando la testa, socchiudendo gli occhi, abbandonando lungo i fianchi le braccia, che l’amante ricopriva di lunghissimi baci.

— Come sei buono! e come sono felice!

Però il giorno che era venuto a portarle l'alliance su cui erano incisi i loro nomi e una data: Costanza ed Andrea, 14 marzo 1887, egli le aveva preso la mano, cercando di toglierle l’anello nuziale.

— Che cosa fai! — aveva esclamato lei, tentando di svincolarsi da quella stretta — Lasciami, mi fai male....

— Ecco, ti lascio.... Ma togli quell’anello, Costanza; spezza il simbolo d’una catena già rotta. Tu sei mia, mia soltanto, comprendi? ed io non potrò più baciare la tua mano, se le mie labbra rischiano d’incontrare la freddezza metallica di quell’anello!

— Ma non è possibile, povero amore!... V’è un giuramento dinanzi a Dio; e il giuramento è una cosa sacra.... dillo tu stesso, se è una cosa sacra....

Accortamente, ella gli aveva preso l'alliance e l’aveva passata al mignolo della destra.

— Vedi, Andrea? l’anello tuo io lo porterò qui, sempre, sempre! E l’altro....

Ad un tratto egli l’aveva afferrata per le

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