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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Documenti Umani.djvu{{padleft:49|3|0]]Dichiarare un amore, è meno offrirlo che domandarne il ricambio; e Andrea Ludovisi non aveva più l’ingenuità che presume contentarsi di una muta ed unilaterale adorazione. Bisognava far dunque la corte alla baronessa, ottenerne l’amore, affinchè il giorno dopo tutta Napoli fosse piena dell’avventura; affinchè la gente sorridesse più malignamente al passaggio della donna adorata, affinchè il suo nome fosse trascinato nel fango!... Egli, che aveva votato un culto quasi religioso alla baronessa Costanza; egli, che le aveva innalzato un altare ai cui piedi, come un incenso, vaporava tutta l’anima sua; egli, egli stesso, avrebbe determinata la sua completa, definitiva ed irreparabile rovina!

E la tortura dell’uomo si acuiva, si raffinava, a misura ch’egli scopriva, in Costanza di Fastalia, i segni non dubbii di una viva simpatia per lui. Era gratitudine per il rispetto di cui si vedeva circondata? Era ammirazione per l’ingegno dell’artista che faceva parlare di sè in quel momento tutta l’Italia? Era, più semplicemente, amore per l’uomo? Nessuno avrebbe potuto dirlo; il fatto è che Andrea Ludovisi sentiva di non esserle indifferente, e vedeva accrescersi il proprio tormento a misura che egli vedeva frapporsi meno ostacoli al conse-

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