Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
documenti umani | 35 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Documenti Umani.djvu{{padleft:58|3|0]]a costituirsene giudice; e dimenticava la propria pena nello spettacolo dell’altrui esultanza. Ma la ripresa delle ostilità, nel mondo, contro la baronessa, aveva ben presto fatto rinascere in lui i più tristi presentimenti sul prossimo avvenire dei due amanti; ed una volta, discutendo con Andrea, in un modo generale e teorico, sulla sincerità umana, gli aveva dette delle parole che suonavano come un’ammonizione.
— Sì, noi crediamo ogni giorno di esser sinceri; soltanto non vogliamo accorgerci che la credenza di oggi fa a pugni con quella di ieri.... Oggi, che tu credi di amare qualcuno, lo stimi; le sue stesse debolezze ti sembrano interessanti, te lo fanno più caro; lascia mutare per poco la tua disposizione di spirito, e ti parrà la cosa più naturale il rinfacciargliele come una colpa.
— Sta bene, quando la disposizione di spirito è capace di mutare. Ma vi sono dei sentimenti che non si possono spegnere se non a costo della stessa vita....
— Allora si soffre, e si fa soffrire. La saggezza consisterebbe appunto nel soffocarli a tempo.
Andrea Ludovisi guardò curiosamente il duca di Majoli. Aveva compresa l’allusione, e non