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42 | documenti umani |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Documenti Umani.djvu{{padleft:65|3|0]]mente, alzò ad un tratto la testa, prendendo tutt’e due le mani di lei.
— Costanza, io vorrei domandarti soltanto una cosa. Sei stata mai amata così?
— Che domanda!... Perchè?
— Non importa, rispondi: sei stata amata così?...
Ella stette un istante silenziosa, cogli sguardi perduti in non so quale visione. Poi, abbassando lentamente le palpebre, con voce fievolissima, rispose:
— Una volta.... fui molto amata....
— Ah!
— Andrea! Perchè non mi guardi?... Che cosa ti ho detto?... Ti ho fatto male? Oh, non sei stato tu che l’hai voluto?... Andrea, io non ti conoscevo, allora!... Ne è passato del tempo!... Io sono vecchia; il torto è tuo, di esserti innamorato di una vecchia!... Ma ridi, parla, guardami una buona volta, in nome di Dio!...
Egli restò a guardarla a lungo, muto, immobile. La baronessa non poteva sostenere la fissazione di quello sguardo. Due volte, tre volte, ella aveva fatto battere le palpebre sugli occhi stanchi, ma tutte le potenze dell’uomo parevano concentrate nella facoltà visiva. Poi, lentamente, egli avvicinò le labbra alla fronte di lei, vi depose un bacio lievissimo; e, chiuden-