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ermanno raeli. 119

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:124|3|0]]Fuggire dunque con lui, abbandonar la sua casa, fargli tradire l’amico, tradire ella stessa: ecco ciò che avrebbe potuto... Non erano più forti, più allettatrici, più potenti le voluttà che ella poteva dargli, a petto delle ingenuità d’una passione da collegiali, come quella che Massimiliana poteva solo promettergli?... Poi ancora il corso dei suoi pensieri prendeva un’altra piega: ella si domandava che cosa aveva a temere da Massimiliana, così indifferente a tutto, così piena d’uno sconforto che si leggeva negli sguardi sdegnosi di fissarsi su qualcuno o su qualche cosa? Era probabile che ella rispondesse all’amore di Ermanno, il giorno che egli lo avrebbe manifestato? E quell’esistenza enimmatica della sua famiglia, la condotta del visconte, quella partenza improvvisa, non erano altrettante ragioni che dovevano rassicurarla?... Poi ancora ella dubitava di tutto, la sua fiducia svaniva, una specie di delirio s’impadroniva di lei durante quella notte insonne e agitata. Le sue idee si confondevano, le imagini perdevano la loro chia-

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