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ermanno raeli. 123

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:128|3|0]]sue labbra mentre ella parlava, egli si sentiva, suo malgrado, vinto da un indefinibile turbamento. Il profumo carnale del suo guanto, ch’egli aveva una volta raccolto, gli aveva procurato una specie di vertigine, un'ebbrezza così dolorosa, che aveva creduto di svenire...

Egli è che per Ermanno Raeli la signorina di Charmory era una pura Idea, armoniosa, impersonale ed intangibile; era lo stesso amore con tutto ciò che esso ha di immacolatamente spirituale. In lei, egli non aveva potuto vedere la donna. Ella passava, come un soffio; si pensa forse ad afferrare qualche cosa d’alato e d’incorporeo?... Un incontro rarissimo delle disposizioni del proprio spirito con le circostanze esteriori, aveva dato a questo sentimento di ideale idolatria una forza straordinaria. Ciò che egli conosceva fin là dell'amore, era l’intollerabile. Dalla prima profanazione fredda e brutale, ma almeno spoglia d’ogni illusione, all’esperienza della menzogna che come un corrosivo aveva profondamente intaccato il suo cuore, e alla febbrile compia-

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