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ermanno raeli. | 185 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:190|3|0]]tristezza si era complicata d’una profonda misantropia; il suo stesso sistema nervoso si era scosso, esponendola a turbamenti gravi e frequenti.
Bisogna che lo sconforto sia infinitamente grande, che la disperazione non abbia confini, perchè l’anima vi si possa finalmente acquetare e trovarvi una specie di compiacenza al rovescio. Per la signorina di Charmory, l’estremo limite del dolore, della solitudine, dell’impotenza, di tutte le miserie dello spirito era stato raggiunto. Con un carattere più energico, più risoluto del suo, una ribellione sarebbe stata la conseguenza della violenza patita; debole, sfibrata dai primi dolori, le impotenti velleità di rivolta si erano domate in Massimiliana; tutto era finito per comporsi in un accasciamento stanco ed apatico. Ella aveva pensato di fuggire almeno da quella casa, di andarsene non importa dove, di scomparire dai vivi, di mendicare la vita poichè non aveva altre risorse... ed era rimasta. Come non aveva trovato nel suo miserabile corpo la forza di