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ermanno raeli. 195

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:200|3|0]]dell’egoismo le consigliavano di servirsi di quell’arma che le era venuta in mano, la visione del male che quell’arma a doppio taglio avrebbe fatto l’arrestava ad un tratto. E mentre una sorda voce di gelosia le veniva dimostrando che ella non doveva nulla a Massimiliana, la naturale sua rettitudine le rappresentava come un’indegnità il trarre profitto per sè, pei suoi fini inconfessabili, della confidenza che un momento di terribile angoscia aveva strappato alla disgraziata.... Presto o tardi, i due giovani non si sarebbero direttamente spiegati? ed anche senza di ciò, era possibile che Ermanno non fosse messo alla lunga in sospetto, in modo da evitare a lei l’odiosità di un atto che poteva parere una denunzia?...

In quel contrasto interiore, ella non aveva trovato di meglio che allontanare il momento in cui avrebbe dovuto render conto della missione compiuta; nè, da parte sua, Ermanno pareva volerlo

affrettare. Lo sforzo che egli era riuscito a fare su di sè stesso, rivelando

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